Il percorso formativo che porta un formatore della sicurezza sul lavoro a poter esercitare il suo ruolo garantendo il massimo della professionalità e dell’autervolezza, prevede una serie di materie di studio.
La didattica prevede, generalmente, una parte teorica e una parte pratica.
Nella parte teorica ci si concentra sull’acquisizione di nozioni e informazioni necessarie poi al corretto espletamento di tutte le funzioni che deve assolvere il formatore della sicurezza.
Nella parte pratica della didattica ci sono alcune attività specifiche come i giochi di ruolo, i giochi didattici e, appunto, la simulazione.
Differentemente dai giochi di ruolo e dai giochi didattici, la simulazione pone l’individuo davanti a una possibile e reale situazione che potrebbe verificarsi durante l’attività lavorativa, per esempio un caso di primo soccorso, l’evacuazione di un ufficio e quanto altro richieda un intervento pratico.
Nel sito web realizzato da ANFOS, www.formatorisicurezza.it, trovate ben spiegata proprio la simulazione come fase di apprendimento durante il corso dedicato ai formatori della sicurezza:
Qui di seguito un estratto:
Nella didattica moderna esistono sostanzialmente tre tipi diversi di simulazioni:
- le simulazioni simboliche, che sono quelle che più sono affini alla modalità di apprendimento tradizionale. In esse non si fa esperienza di una realtà, ma di simboli.
- Ci sono poi le simulazioni ibride in cui, accanto ad un elemento di esperienza persistono simboli.
- Le simulazioni esperienziali che sono le più innovative, in quanto ci permettono di operare, di agire in situazioni di emulazione della realtà e sulle quali più ci concentreremo nel presente approfondimento.